GIÚ PIOVENTINI
"mARanola"

La tripla installazione, “Maranolaratro”, “Egregge”, “Meandro”, è da interpretarsi come: Aratro Vero (punto), Gregge Finto (superficie), Spavento Gradevole (linea). Si riflette sul «ritorno al Principio» e sul «Fine» in una straniata dimensione epica che è un sentiero di Esodo, di Abbandono e di Ritorno. Il Maranolaratro scava forse monete, vicino a lui un gregge di pecore, ritorno alla frugalità, le guardiamo come da un elicottero. A tutta questa bontà va unito un pericolo, un girotondo di serpenti in miniatura, meandro simbolico.

Gianni Piacentini progetta con grave leggerezza eventi artistici, prediligendo installazioni e opere in forma di giochi di auspicata interazione. Instancabile perditempo ha fondato il gruppo performativo degli artisti§innocenti. Cura la rubrica “La Mostra che non ho visto” per il sito Artapartofculture. Lavora contestualmente ai luoghi svelandone contraddizioni e caratteristiche. Con la redazione della rivista d’artisti “Aria”, nel 2013, progetta "Tuffo", evento espositivo presentato nella Torre di Mola a Formia.
Recentemente ha condotto un workshop sulla performance al MAXXI di Roma, dove ha pure co-prodotto il progetto performativo “Taxxi” (il cui video è visibile nel sito del museo). Un suo lavoro segnaletico premia località italiane (inclusa Maranola, nel 2012) per l’etica, assegnando loro il riconoscimento con largo anticipo. La documentazione visiva della sua performance “Partita Bianca (incontro di calcio uguale)” partecipa alla mostra“Calcio d'autore” all’Auditorium Parco della musica.

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