Questo è un lavoro dal ritmo contadino che affonda la sua vanga giù nella terra resa dura dalle dimenticanze, che scava pazientemente per tirare fuori semi e frutti nascosti nelle pieghe più profonde del tempo e dello spazio.
Pablo Mesa Capella ha chinato il capo e ha scovato e raccolto “carte di visita” nei mercatini di mezza Europa per poi seminarle e farle rigermogliare lungo il solco del Moricone.
Piccole fotografie come petali di una storia più grande segnata da scatti e ritratti che raccontano una visita di cortesia, un incontro speciale, una vacanza, un giorno di lavoro, una partenza, un abbraccio. Alcune hanno dietro qualche frase, un concime per la memoria, altre sono anonime perché qualcun altro le raccontasse.
Un gruppo di foto è stato recuperato negli album privati di undici famiglie di Maranola e in occasione dell’installazione sono state associate ad alcune registrazioni ambientali che sembrano rianimarle dalla loro apparente fissità. Così ogni ascolto e ogni sguardo di queste “carte di visita” diventano un necessario esercizio di identità che aiuta a far rigermogliare, in un breve momento, la nostra memoria sensibile.