Il progetto che Luca De Siena e Luca Tedesco portano avanti riprende l’idea dello scrittore William Burroughs e del matematico Ian Sommerville della Dreamachine. Arricchito di suoni contemporanei ha generato visioni incantatorie e liberatrici per i visitatori che l’hanno provata, eccezionalmente allestita in un’antica torre medievale.
Alcuni dei modelli originari fanno pensare al fuoco, i flash che danzano come fiamme.
Era il 1958: l'artista visivo e scrittore Brion Gysin, viaggiava in autobus da Parigi a La Ciotat. L'autobus imboccò un viale alberato e quando Brion – la testa abbandonata sul sedile – chiuse gli occhi rilassato, il sole basso del tramonto cominciò a lampeggiare tra le foglie. “Proprio allora – scrisse poi a William Burroughs – dietro le mie palpebre è esplosa un'ondata travolgente di disegni dai colori sovrannaturali: un caleidoscopio multidimensionale che turbinava in tutto lo spazio.
La pulsazione prodotta dalla differenza dei segnali è in grado di stimolare il nostro cervello in maniera da indurre particolari stati della mente che vanno dal rilassamento profondo alla concentrazione intensa e all'esperienza extracorporea.