EMANUELA ASCARI
"CIÒ CHE È VIVO" AGRICOLARTE

Un viaggio in Italia per incontrare agricoltori biologici, portando sui loro terreni una frase “Ciò che è vivo ha bisogno di ciò che è vivo” ad individuare piccole realtà attive nel mantenimento dei paesaggi, della biodiversità, della vitalità della terra e della sovranità alimentare, quale fu Agricolarte - Arte del bisogno - una cooperativa agricola, e operazione estetica, ideata dall'artista Luigi Pezzato, assieme ad abitanti di Maranola e pastori dei Monti Aurunci, tra il 1980 e il 1992.
Maranola è quindi divenuta un’ulteriore tappa del viaggio dell’artista che ha ritrovato dei principi comuni fra la sua ricerca e quella di Pezzato, per il quale la produzione biologica poteva essere vista come una vera e propria opera d’arte concreta. Il suo punto di vista era infatti quello di considerare il lavoro agricolo funzionale al mantenimento del paesaggio e della bellezza dei territori nonchè delle tradizioni culturali.

Installazione itinerante, 33 lettere di legno, dimensioni ambientali, 2013, (Courtesy Regione Lombardia)

"RISONANZE"

INSTALLAZIONE SONORA

Un lavoro su un territorio inaccessibile allo sguardo, oltre che al corpo, il cielo notturno, a esplorare profondità che si possono solo nominare. La lettura cadenzata di una successione di nomi propri di stelle in ordine alfabetico.
Nomi rintracciati attingendo da Wikipedia, nomi antichi che corrispondono alle più luminose e popolari stelle conosciute, in Arabo la maggior parte, ma anche in Latino, Greco, Cinese.
Nomi che rivelano la storia di un sapere condiviso che attraversa epoche e territori. Si genera una cantilena che, come in un mantra, o in una litania, induce ad uscire dai confini della realtà materiale per proiettarsi dove la materia è pura energia, vibrazione e armonia. Un lavoro sonoro a evocare un legame con il Kosmos (sistema ordinato e armonico) attraverso l’utilizzo della voce, del corpo come cassa di risonanza.

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