Quattro installazioni, quattro momenti giocati sul linguaggio e sull’ambiguità dell’apparenza. Le ombre di VE LO VEDETE e i fronzoli di GIA' QUA, così come i vuoti di ED ERA VERDE sono tracce lasciate dall’artista durante il suo errare. Rebus visivi come zone di confine in cui Carlo De Meo ha concentrato le possibilità immaginifiche della realtà.
L’errore, elemento centrale della ricerca dell’artista, si dispiega in un paesaggio trapuntato di visioni creatrici di un mondo visivo meraviglioso e significante, come quello scaturito dal gioco di parole di ALIMENTARI, installazione che nasconde l’ennesimo (forse) indizio e cioè: "Anche Le Idee Mentono E Nella Totale Armonia Rigenerano Immagini".
L’abilità dell’artista a sovrapporre fra loro dettagli gli ha permesso di affascinare, incuriosire e, cosa più importante, di stravolgere, anche se per un breve lasso di tempo, il punto di vista di chi osserva.