DONATELLA SPAZIANI
Donatella Spaziani è nata a Ceprano (Italia) nel 1970. Si è diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove vive e lavora. La sua ricerca parte dal disegno, utilizzando la pittura, la scultura, la fotografia e l’installazione per creare immagini e luoghi dove indagare la relazione tra lo spazio e il corpo. Il lavoro di Donatella Spaziani costruisce sovrapposizione e alternanza di differenti piani spaziali e mentali.
Nel 2001 ha vinto la borsa di studio per “ART OMI, International Residency “, New York e dal 2003 al 2006 “La Seine” dell’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia, all’interno del progetto Utopia Station di ZERYNTHIA. Nel 2007 e nel 2014 espone presso RAM radioartemobile a Roma in CAMERE III e XX. Nel 2008 ha partecipato alla XIX Quadriennale a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel 2010 all’Expo Universale di Shanghai, per le Piazze di Roma, a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2011 ha esposto all’Italian Artists in New York, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e successivamente a Mosca, al National Centre for Contemporary Arts, con la mostra Arte italiana, a cura di R.A.M radioartemobile. Nel 2013 ha partecipato a Nell’acqua capisco, curata da Claudio Libero Pisano, evento collaterale alla 55esima Biennale di Venezia. Dal 2001 al 2015 ha realizzato mostre personali in spazi pubblici e privati, tra Milano, Torino, Roma, Napoli, Ginevra, Zagabria, Osijek e Strasburgo. Nel 2016 nel Museo Macro di Roma espone con una mostra personale a cura di Costantino D’Orazio e nel 2019 all’Auditorium Parco della Musica di Roma a cura di Anna Cestelli e al Chini Museo di Borgo San Lorenzo (FI) a cura di Alessandro Cocchieri. Dal 2020 è presente a No Man’s Land Foundation, a Loreto Aprutino (PE) con l’installazione permanente sonora “La voce dei Poeti”. Nel 2021 per “There is no place like home”, a cura di G. Benassi, a Roma e a Napoli, per Villa Piromallo”, a cura di Zerynthia, testo di Giuliano Sergio, coinvolge nelle sue installazioni diversi poeti contemporanei legati alle due capitali. È del 2021 la personale “Insieme concertante”,
a cura di R.A.M. radioartemobile, Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen (D). Nel 2022 “Autoscatti”, Visto da qui, Galleria Umberto Di Marino, Napoli.
PH. MARGHERITA ZANARDI
TITOLO PROGETTO PER SEMINARIASOGNINTERRA23
AGOSTO-2023
Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro?
Dipende dal passato, a volte bisogna azzerarlo per poter attivare nuove risorse. La memoria invece, sia storica che collettiva, è fondamentale per avere la direzione e la solidità necessarie per affrontare il presente ed il futuro.
Quali sono gli elementi su cui vorresti/e lavorare ancora?
Il suono e la scultura
Raccontami di più dell’opera per Seminaria.
Lungo il percorso di quest’anno, nei punti che potremmo stabilire insieme, vorrei dipingere di tanto in tanto, in basso, in alto o all’altezza degli occhi, alcune delle mie figure su superfici “neutre”. Sono piccole ombre o silhouette nere, dipende dai punti di vista.
Un progetto che non hai potuto realizzare, ma che ti piacerebbe fare?
Non saprei.
Spesso al centro del tuo lavoro c’è la presenza fisica, la copresenza dei corpi. Attraverso linguaggi diversi, che vanno dal disegno alla fotografia. In questi anni di distanziamento sociale quali sono le derive e le nuove prospettive che hai esplorato? pensi che questo periodo ti abbia tolto o dato qualcosa?
Per quanto mi riguarda è stato un periodo devastante ma come artista ho approfondito il lavoro con il suono e con la poesia; ho avuto modo di realizzare più progetti corali e performativi con alcuni, straordinari, poeti contemporanei.